Una Verità insopportabile
7 Marzo 1998
“…Il calcolo si oppone al rischio e il rischiare è un attributo del cuore, perché in esso vi è la capacità e la volontà di concedersi alla via del cuore, che è pure la via dell’ignoto, Il rischio a differenza del calcolo, è l’esporsi senza preordinare.
Sappiate essere testimoni di tale scelta, sapendo che lo spazio e il tempo umani impongono sempre ferree regole di comportamento dettate dalla mente, che coadiuvata dal cuore è espressione del cielo, distinta dal cuore cattività e negazione dell’amore.
L’ardire di infrangere tali regole è il rischio della conoscenza, che necessita del distacco dei paradigmi umani.
In ciò sta l’unica vera magnifica rivoluzione, e che il primo vero rivoluzionario è stato il Maestro che ha portato la parola di luce tra gli umani, oltre le mura del tempio, Il Maestro si è esposto, ha osato, ha rischiato.
I suoi messaggeri debbono abbattere le mura delle sterili convenzioni umane: solo battendo tra le mura, saranno visibili miracoli.
L’acqua che diviene il vino ad opera del Maestro bene esprime il significato profondo del vivere: l’amore e il gaudio che scaturisce dall’amore.
Da tempo immemore, la gerarchia ecclesiale ha definito il Maestro la vittima perfetta e docile mandata al sacrificio, per salvare il mondo degli umani.
Invero, il Maestro è Colui che ha svelato la violenza connessa con il sacro naturale e a questa violenza si è opposto, e proprio per questo gli umani lo hanno privato della vita terrena. Egli non è la vittima perfetta, ma Colui che salva l’uomo dal meccanismo della necessità della vittima.
Il Maestro fu privato della vita terrena non per placare il desiderio di vendetta di una divinità sanguinaria, ma perché aveva svelato che il Signore della Luce non è affatto sanguinario, non è la divinità dei tuoni dei fulmini, il problema della religione non è come placarlo. Egli ha svelato che il Signore della Luce ama gli umani e che EA è Padre: una verità insopportabile, una parola così rivoluzionarie da spingere a privare della vita terrena chi aveva osato pronunciarla.
Sappiate diffondere questo messaggio che è assai semplice, ma da assai tempo dimenticato: rispondete con la voce del cuore a coloro che verranno, e ancor più a coloro che vi parlano e vi parleranno di cuore, ma sono concentrati nell’incantare e nel manipolare le anime altrui […]
È giunto il tempo del saluto.
Che la luce sia con voi”.