Zefiro e Aura – particolare della Nascita di Venere (Botticelli – 1482/85
15 Giugno 1998
“Salute a voi.
È tempo di fare ritorno ai frammenti di Conoscenza, che costituiscono la vostra erudizione. Ci si appresti dunque a parlare della rosa dei venti.
Il concetto della rosa dei venti è assai più profondo di ciò che in realtà appare. Il Vento e ciò che regge mentre spira, mentre soffia.
Pensate al concetto del soffio, all’animus che EA’ soffiò nella bocca dell’umano, secondo la simbologia, fatto di creta, di humus.
Vento che regge gli esseri viventi e che si manifesta in modo concreto in un alternarsi di inspirazioni ed espirazioni, che sono lente in colui che è ricco internamente di vita, affannose in colui che è povero di vita.
Soffio che si alterna in ampi respiri o in concitate contrazioni secondo gli umani stati d’animo. Positività e negatività che si susseguono ininterrottamente fino all’ultima espirazione, nel momento in cui la forza torna alla sua origine.
Non trascurate che gli umani, con l’ispirazione, immettono ossigeno, ovvero Sole, Fuoco all’interno, e con esso tutto ciò che accompagna analogicamente l’elemento ossigeno.
Pensate alle Sette Funzioni e in particolare al Raggio Solare, alla Vita unica, di cui, con la respirazione gli umani ne immagazzinano una parte e poi la individualizzano.
I Venti sono l’anima della terra, le forze che spirano da un dato punto dell’orizzonte.
Gli umani del passato divinizzarono i venti. Se queste forze sono le varie anime della terra che concorrono a sostenere e a regolare la vita sul vostro pianeta, poiché determinano il clima entro cui si evolvono le forme viventi, e senza le quali le varie specie non potrebbero sostenersi, le direzioni da cui essi spirano devono possedere determinate peculiarità.
Di conseguenza, i vari gradi dell’orizzonte possiedono, per analogia, con la collocazione planetaria e con gli organi umani, caratteristiche definite.
Indi, diviene comprensibile come alcune ritualità che fanno riferimento a processi rigenerativi dell’umano, come in talune terapie, i luoghi ove venivano compiute, dovessero possedere un dato orientamento verso un settore dell’orizzonte.
Tale era il modo di operare della medicina antica, ma pure nei tempi seguenti, come nell’evo medio della vostra attuale storia, ove l’orientamento di alcuni chiostri benedettini e claunicensi denota come queste conoscenze fossero in saldo possesso dei monaci.
La disposizione del chiostro verso un determinato punto dell’orizzonte, infatti, indicava se era adibito alla semplice ascesi dell’umano, o se in esso, invece, venivano eseguite cure particolari per gli ammalati.
Se i vari settori dell’orizzonte posseggono qualità specifiche, le stesse, per analogia, devono essere possedute dalle Funzionalità e, in ultima analisi, dagli organi dell’umano.
Sulla scorta della provenienza dei venti si aggiungono le varie correnti magnetiche che percorrono il suolo terrestre, che non sono perfettamente rettilinee, ma seguono delle tortuosità, specificando in modo diverso un punto del pianeta, rendendolo diverso da un altro.
Se trasportiamo l’arco, che è dato in gradi, in ore della giornata, è osservabile che al Nord, ove è posto il freddo e glaciale Saturno è la mezzanotte, mentre al caldo Sud, luogo di residenza del Sole è mezzogiorno.
Parlando di ore della giornata, si sottintende la presenza di luci e ombre, ovvero di colori.
La successione va dal viola della mezzanotte al turchino di Giove antelucano per terminare con il rosso cocente del Sole.
In un tempo seguente, al proposito, il mio dire sarà più eloquente.
Prima che mi accomiati, è necessario che ancora vi dica del Patto Sinedriale.
Il viaggio per l’Eternità è un continuo embrionato che prepara nascite su nascite, per universi vari. Il Patto Sinedriale è patto di vita e di morte, né termina in una vita umana.
Quando l’essenza è passata attraverso la sua rigenerazione, ed accede al regno avatarico, il limite umano tra la vita e la morte viene meno e si dilegua come nebbia dinanzi all’occhio colpito da Lucifero, all’aurora non appare che una sola, continua, ininterrotta, eterna esistenza.
Il Patto Sinedriale nulla ha in relazione con le chiese, che difendono e tutelano nozioni anche segrete, ma soprattutto amministrative.
Il patto Sinedriale è riferito ad un tempio ben costrutto, al Tempio della Scienza Eterna, non caduco, perciò, per persecuzioni, né per scomuniche, né per violenze, né per rivoluzioni sociali.
Non mi è concesso andar oltre.
A voi, dico, sappiate comprendere la Parola al di là delle parole.
Che la Luce sia con voi.”

