Tutto procede secondo l’Ordine
Il cubo di Metatron
1 Febbraio 1998
“…Ed ora procediamo nella pragmatica, poiché nel nostro tempo nel nostro spazio, non sono considerate molto importanti le lungaggini filosofiche, e per essermi dilungato mi è stato rivolto uno sguardo che è inappellabile invito ad andare oltre.
Il primo segno ierografico della Potestà come Virtù è il Quadrato, il quale rappresenta l’Essenza, la Volontà, la Forza, la Creazione.
Questi quattro termini rappresentano i quattro attributi concezionali della Potestà Unica, che l’umano non perfetto, non sacerdote del Culto, non puro, non potrà mai, per legge divina, intendere. La concezione che l’umano può farsi dell’Assoluto, è la relatività dell’Assoluto stesso; può quindi rappresentarselo come causa ignota di ogni effetto sensibile.
Questa rappresentazione sensibile è data dalla forma dell’Esagono che è la forma dell’urna cineraria, presso i popoli del passato, perché solo nel sonno perfetto della morte, la trasmutazione dell’azione mentale è possibile, nella sua parte concreta.
La natura Unica e Sensibile è rappresentata dal Triangolo, e la natura umana della mentalità o spirito è significata dalla colomba, uccello della psiche, formato dalla intersecazione delle due diagonali oblique del quadrato, determinanti le due fasi spirituali della psiche, verso i mondi superiori e versi i paralleli.
Poiché tutto procede secondo l’Ordine, tanto il mondo visibile, quanto l’invisibile, che ci mette in rapporto con la Potestà e Virtù Prima, il simbolo della esistenza universale nella sua pienezza è il Cubo, o corpo a sei facce quadrate, rappresentante la virtù di ogni manifestazione completa, ma che, nelle sue manifestazioni complesse, pur conservandosi sempre identica, non può essere abbracciata dall’umana visione, nella sua manifestazione multipla. Perciò, di forma cubica è la pietra sacra dei templi e quella dell’ara sacrificale, dato che niuno simbolo geometrico è del Cubo più perfetto come contenente le manifestazioni visibili e invisibili della Virtù creatrice, in tutte le sue fasi e non suscettibile di essere abbracciata in un unico atto dal profano.
Le diverse significazioni, che alle cose sensibili si appropriano, non solo delle cose, ma della Virtù nell’atto della creazione, la quale Virtù, siccome è causa, origine, fine di sé stessa, rappresentano l’espressione della sua potestà.
Questa Virtù e Primo Ente e generatrice di Sé è rappresentata nella simbolica magica dal centro delle due diagonali o dalle due oblique, il che vuole indicare, che ogni centro di creazione è emanatore di quattro fasci di forze, opposti ed armonici.
Nella simbolica esteriore del tempio il centro diviene il cerchio solare o luminoso che esprime l’Universo Manifesto.
Esiste dunque la Forza creatrice, rappresentata dal Sole e il contrario, lo Schea: l’ombra del Sole, considerato dagli umani la realtà, solo perché visibile. Ma se lo Schea non esistesse, se le tenebre non fossero, la Luce non avrebbesignificato alcuno.
Così il maschio esiste per la femmina, il cielo per la terra, il bene per il male, il finito per l’infinito, la vita per lamorte, il giorno per la notte.
Ora mi accomiato dopo aver detto ciò che dovevo”.