Scrivi ciò che vedi
20 Settembre 1998
“Salute a voi.
La mia venuta sarà assai breve, ma meglio illustrerà taluni aspetti ancora oscuri.
A te dico: “Scrivi ciò che vedi”.
Domando, pure, di ben interpretare Iesod, di cui di già parlammo, collocato sui due piani limitrofi. Ciò che vi giunge, or ora, dal nostro tempo e dal nostro spazio, è meramente illustrativo, affinché la comprensione avvenga più favorevolmente, ma rammentate che i piani s’intersecano, e non v’è null’affatto una suddivisione sì rigida. Ordunque: “Scrivi ciò che vedi”. (Cfr. figura)
Che la Luce sia con voi.”