TERRA ACQUA ARIA FUOCO
5 Febbraio 1998
“…Iniziamo dunque a discorrere di ciò che nella mia precedente venuta, ho solamente accennato. La Conoscenza è ben altro da ciò che costituisce l’umano sapere.
Ciò che è stato scritto sulla Conoscenza, e sempre stato ritenuto dalle umane menti apocrifo, perché‚ le umane menti hanno codificato solo ciò che potevano accettare. Gli umani che nel corso dei tempi si sono approssimati alla Conoscenza l’hanno sempre celata accuratamente, perché‚ essa intimorisce le umane menti come il peggiore nemico.
Le umane menti che credono di detenere il dotto sapere sono alimentate dal desiderio di onniscienza, che non è unloro attributo e neppure una loro prerogativa, ma se li arrogano, discostandosi sempre più dall’Immagine del Maestro, ed identificandosi sempre più nel demiurgo che la paura e l’alterigia generano nei loro cuori.
Gli umani che hanno offerto le loro esistenze alla Conoscenza, sono stati di frequente immolati sull’altare dell’ignoranza e dell’umana presunzione.
Ma pure la Conoscenza come ogni virtù necessita dell’ignoranza, in quanto l’esistenza di una qualsiasi cosa si rendevitale e si conferma per il suo contrario.
Ciò lo dimostrano gli astri del cielo e l’armonia dell’eterno contrasto fra luce e ombra, contrasto senza il quale ilvisibile non avrebbe vita, non esisterebbe.
Ma l’unica cosa che per sé stessa è la Prima Virtù, che nell’ombra dei templi e tra le grida sacrificali il sacerdote del Culto nomina EA’, perché‚ questa parola contiene in sé l’omogenia e l’eterogenia di due nomi elementari e contrari perloro natura, eppure congiunti, è CREATORE e CREATURA.
Ad immagine e similitudine dell’atto e della rappresentazione di EA’, tutte le cose del creato hanno in sé la virtualitàdi assimilarsi alla Prima Virtù, perché‚ EA’, padre e madre di tutto ciò che è, poiché‚ da Lui proviene, si ripete nella sua forma originaria in tutto, dalla goccia di acqua che cade dal cielo, alla fiamma che dalla terra sale al cielo.
Perciò gli umani accorti solo alla mera apparenza vedono nella Creazione tante differenti cose, fra loro diverse, mentre colui che legge al di là constata che l’albero, la pietra, l’animale, il fuoco, il vento, la pioggia, il freddo, il caldo, il temperato, il pensiero, l’azione, la parola non sono che modi di essere, espressione di due contrari, che hanno principio in un’unica Virtù.
Non solo, ma che ogni ente. la cui esistenza è in ragione dell’opposizione di forza contraria, non è generato che come immagine e perpetrazione della stessa legge del nascere, vivere, morire, trasformarsi e rinascere.
L’essenza EA’ riproducente sé stessa in tutte le cose, visibili, tangibili, sensibili, è in tutte le cose percepibili e intelligibili nelle più disparate, che appaiono diverse e pur non lo sono, per la loro origine. Così dell’essere, dello spirito, degli animali, delle erbe, delle pietre.
L’umano è il più completo miraggio dell’Essenza Prima, perché‚ contiene in sé‚ tutte le forme possibili che EA’ può assumere nella manifestazione creatrice.
L’umano contiene: terra- ossa; acqua- sangue; fuoco – calore; aria – respiro.
L’Universo, simbolizzato dal Cubo, è l’esplicazione e la comprova dell’infinitamente potente, che sta al centro di ogni cosa immaginabile o constatabile per mezzo di atti fisici, e le sue quattro forze, omologhe geometricamente simmetriche ed opposte, si determinano in quattro elementi sensibili, che sono mutamento o scissione della primaunica, generatrice Virtù.
Queste quattro forze sensibili simmetriche sono come quattro forze della universale Virtù Prima, sensibile nei quattro materiali aspetti di: terra – il greve – resistente; acqua – il tenue – attenuante; aria- il fluidico – semplificante; fuoco – l’etereo – sublimante.
Mediante queste quattro forze e apparentemente contrarie esplicazione di forza, EA’ tutto genera, tutto fa apparire, tutto fa coesistere.