L’Appello agli Umani

28 Settembre 1998

“Salute a voi.

La mia venuta ha scopo descrittivo ed esplicativo.

Sarò, col procedere, più esplicito, ma sappiate che il mio attuale dire ha come fine il rendere più comprensibili i significati delle inquietudini e delle sofferenze che attanagliano gli umani.

In tale premessa, v’è già inscritto, il costrutto di ciò che dirò più oltre.

V’è l’appello agli umani, affinché si destino dal sonno in cui sono caduti, sonno che li ha condotti lontani da se stessi, indi dal Padre.

Nel mio dire, vedrete, vi sono pure numerose risposte a domande latenti, che concernono il vivere quotidiano, in particolar modo, il rapportarsi fra il maschile sesso e il femminil sesso.

Innanzitutto, il maschile sesso e il femminile sesso sono espressioni della medesima energia condensata, aventi però frequenze differenti.

Ogni essere, per incarnarsi, deve abbassare la propria Luce alle frequenze elettriche della luce, ove avviene la divisione, poiché se la si prende e se ne abbassano le frequenze, ben presto, essa si scinde, per assumere una polarità positiva e una polarità negativa.

In tale modo, vennero generati due modelli cellulari. Uno per ospitare la carica positiva: il maschile, e uno per ospitare la carica negativa: il femminile.

Gli ormoni fluirono poi nel corpo secondo la carica elettrica ospitata in esso, e ciò aprì le sette porte, attraverso le quali sarebbe poi passata l’energia elettrica nel corpo.

Ciò che in origine era semplice è divenuto complesso.

Or ora, Mi rivolgo agli umani, artefici della complessità, in universalità di pensiero, per evidenziare le distorsioni, affinché comprendano, apprendano e si salvino. Or ora, vi dico ciò che dai Cieli Vediamo delle umane genti.

Sapete cos’è la genialità? E’ cogliere la semplicità.

Sapete cos’è l’intelletto? E’ complessità.

Complessità è limitazione, semplicità è illimitatezza.

Con l’intelletto e la complessità, riuscite a fare di un granello di sabbia una montagna. Riuscite talmente a complicare ogni minima cosa che è davvero arduo svegliarvi dall’illusione e indurvi a vedere la realtà.

Trasmettervi la Conoscenza è come dover attraversare un labirinto. E il labirinto è una realizzazione umana, creato dai dogmi, dalle credenze limitate e dalle menti chiuse. E più è chiusa la mente, ricevitore assai importante, più i limiti aumentano e più grande diviene il labirinto.

Gli umani vivono ciò, che denominano consapevolezza sociale. Vivete dei pensieri limitati degli altri. Vivete per il riconoscimento del gruppo e ogni volta, gettate il divino potere, e così lo perdete. Perdere il potere non significa altro che dimenticare d’essere Dio.

Figlioli della Terra, immergetevi, ordunque, nella vita, svegliatevi dal sonno, e arricchite i vostri cuori, divenuti sordi al richiamo dell’Amore e superate la soglia della mente limitata, per raggiungerne l’illimitatezza.

Apprendere ciò che Noi vi insegniamo significa sentirlo e, in tale modo, supererete i limiti del tempo e dello spazio, poiché il tempo e lo spazio non possono misurare o separare l’Invisibile, non possono misurare l’E’ chiamato Vita.

Apprendete a superare ogni ambiguità. Apprendete a vivere secondo la Verità. Sinché vivrete nella polarità, il dogma governerà la vostra vita.

Apprendete ad essere maestri, poiché coloro che seguono la Luce si dispongono ad essere maestri di sé.

Ordunque, maestri di voi stessi, vi è stato insegnato che EA’ vi giudica. Ma EA’ non lo ha mai fatto. Mai.

Gli umani lo hanno fatto nel nome di EA’, ma non l’E’.

Sapete che se il Padre, che è il Tutto in Tutto vi giudicasse non esistereste più nel momento successivo, e non esisterebbe neppure più la vita?

L’E’ è senza bene e senza male. E’ senza giusto e senza sbagliato. E’ senza positivo e senza negativo.

EA’ E’.

E’ l’E’ di Tutto ciò che è, poiché è ogni cosa che esiste. Indi, se Colui che E’ vi giudicasse, giudicherebbe se stesso, perché qualunque cosa siate, il Padre lo è.

Non siete mai stati giudicati da EA’, la Vita. Solo gli umani si sono eretti a giudici, in nome suo, e hanno cercato e cercano di sostituirsi al Padre.

Trovare EA’ significa liberarsi dai dogmi, percorrendo la via dell’Amore che conduce alla Verità.

Se volete uscire dal labirinto e dalle vecchie abitudini, se desiderate essere Dio, se desiderate essere senza limitazioni, dovete liberarvi dalle credenze e dai pregiudizi. Se profondamente lo vorrete, Noi vi aiuteremo a raggiungere la Liberazione, attraverso la Conoscenza, poiché la Conoscenza genera consapevolezza.

I Nostri Insegnamenti si adopereranno pure nel manifestare tutte le vostre paure. Le manifesteremo, poiché sono oscure. Ma l’oscurità non significa male. Oscuro significa nascosto alla luce. Sapete perché le paure sono oscure? Perché sono sconosciute, pur essendo presenti, e il vostro istinto di sopravvivenza vi dice di sospettare e di temere tutto ciò che è sconosciuto.

Porterò, per questo, tutte le vostre paure sin sulla soglia della vostra porta, affinché possiate conoscerle e farle vostre. Farle vostre, fa parte del processo che conduce alla Libertà.

Quando esse saranno vostre, di che cosa avrete ancora paura?

Di nulla.

E, smettete pure d’attribuire responsabilità del vostro vivere disagevole alle vostre madri e ai vostri padri, poiché voi li avete scelti come genitori, per avere un veicolo con cui esprimervi. Voi avete scelto i loro semi genetici, il loro sperma, il loro ovulo, le emozioni nelle loro strutture cromosomiche. Voi avete scelto quell’argilla genetica per dimorare sulla Terra.

Ordunque, debbo parlarvi di ciò che palesa la decadenza del vostro tempo e del vostro spazio.

Alle femmine umane, dico che la vostra grande limitazione, nell’attuale tempo e spazio, è d’essere spinte da un’insana passione che v’induce a rincorrere i maschi con esuberante fervore, desiderando provare la vostra superiorità e la necessità di possedere, denominando ciò affermazione di libertà.

A nulla conduce il passare da un’alcova a un’altra, poiché l’Amore non dimora ove lo cercate con veemenza: esso, per attecchire e vivere, necessita di devozione e considerazione.

Mai, in tale modo, troverete la vostra anima compagna.

Ai maschi umani, dico che non saprete mai che cosa significhi essere uomo, sinché non saprete piangere come una donna ed essere impavidi come un soldato.

Apprendete a piangere, poiché ne avete motivo. Apprendete a dire: “Ho paura”. Recuperate la dignità che non possedete più, poiché vi pare valore arcaico. Tornate ad essere onorabili.

Ordunque, femmine e maschi umani, non sapete come poter essere qualcos’altro che non sia sessuale?

Figlioli, destatevi. Sinché avrete cuori aridi, credenze limitate e menti ottuse, invecchierete, rimarrete soli, le dita diverranno nodose e i capelli ingrigeranno, e morirete. E che cosa avrete fatto sino a quel punto? Avrete inseguito un’illusione.

Alle origini, sul vostro piano, la copulazione era un atto di passione, come espressione d’Amore. Era l’apice della passione, non ciò che è diventato or ora: eiaculazione di spermatozoi e contrazione muscolare del femmineo ventre.

Era creazione. La passione era l’E’, il Pensiero che contemplava. E il prodotto della passione era Luce.

I maschi disperdono il proprio seme, ove e con chi non v’è sentimento, e pensano che ciò sia naturale.

E’ naturale come morire. Perché ogni volta che accade, consumate la vostra forza vitale che muore dinanzi a voi su un terreno sterile d’Amore.

Uomini e donne, denominate “fare all’amore” la copulazione, ma vi pongo la domanda: “Nel talamo, di frequente, in quanti siete? Tre, quattro, e quanti altri?” Voi parlate di differenti costumi, ma io vi domando: “cosa ne è stato dei valori che sono stati instillati nei vostri cuori?”

Ciò è sinonimo di decadenza: e ciò che accade nel piccolo, accade nel grande.

La Natura si sta liberando della decadenza, perché essa contrasta il continuum, la virtù e la purezza della Vita. La decadenza è in guerra contro la Vita, ed è una guerra in cui l’elemento naturale dell’E’ vincerà sempre, ve lo assicuro. E così sia.

La Natura combatte ciò che disprezza la Vita. E ciò si ripercuoterà su tutti gli esseri che non opteranno per il cambiamento profondo, e che persevereranno nella decadenza, sostenendo di non poter cambiare. Ma ciò non è vero: non volete cambiare, non è che vero che non potete.

Figlioli siete pieni di falle: disperdete costantemente energia.

Quando avrete appreso a guardare in un grande specchio e ad amare ciò che vedete, poiché la vostra bellezza diverrà visibile, allora avrete colmato le vostre falle. Quando la gioia dimorerà in voi, avrete riempito le vostre falle. Quando saprete attraversare la piazza del mercato senza essere sessuali, avrete colmato le vostre falle.

Quanto più chiuderete le vostre falle e quanto più il rapporto con voi stessi diverrà profondo e veritiero, tanto più sarete in grado di attirare e riconoscere l’essere che potrà accogliervi intimamente: l’anima compagna.

E mentre amate voi stessi e divenite più grandi nel vostro essere, anche la vostra anima compagna fa la medesima cosa, e insieme vi elevate.

La Conoscenza vi permea perché respirate della medesima energia e condividete la medesima Regola.

Questo è l’Amore che sorge nel grembo del Firmamento: è l’Amore che permette ad ogni essere di divenire Cristo.

E quando il Cristo è sorto in voi, esso vibra.

E insieme, i compagni condividono il processo che riconduce all’Immacolato Uno.

Tornate ad amare e a rispettare l’Amore.

Figlioli, volgete lo sguardo in voi, sinché cercherete al di fuori, non vedrete il Cristo ed Egli non potrà vibrare in voi.

Ogni religione venera un’entità invisibile.

Ciò che Io vi trasmetto non sono frammenti costituenti una religione, ed Io, pure se non vi sono visibile, sono presente.

Voi siete qui per apprendere un’inesprimibile Conoscenza.

Siete qui per apprendere a conoscere l’Amore di EA’, che non è al di fuori, oltre la Luna o al di là di Andromeda.

EA’ e il Cielo non sono li. Il Cielo è dentro di voi. EA’, il Padre, la Luce che tutto pervade, è dentro di voi. Voi siete quella presenza, quel potere, quella bellezza.

Io mi rivolgo a voi amorevolmente come figli, ma voi siete miei fratelli. L’unica differenza tra voi e Me è che Io so chi sono e voi no. Vivete nell’ignoranza, perché siete schiavi dei dogmi e della paura, oltre che dell’egotismo e dell’alterigia.

Noi vi parliamo, ma non abbiamo lo scopo di creare seguaci.

Vi annunciamo avvenimenti, poiché per Noi è naturale, ma con ciò non vogliamo essere venerati.

Noi sappiamo di essere Dio e l’Eternità già ci appartiene.

Noi non vi parliamo affinché diveniate seguaci, oppure affinché ci veneriate, ma Vi parliamo perché come il Padre Vi amiamo.

Ciò che faccio è semplicemente, perché Vi amo.

Perché quando si entra nell’assolutezza di ciò che Egli è, si coglie il Tutto in Tutto e si diventa Tutto.

Vi domandiamo di essere una Luce per il mondo. Il vostro piano ne ha bisogno.

Si stanno approssimando momenti epici, dovuti alla decadenza che si fa sempre più profonda.

Apprendete nuovamente il significato della Libertà.

Risvegliate il Cristo in voi.

Apprendete ad essere.

Non occorre salmodiare, sino a perdere il fiato, non occorre meditare, ma essere, diventare.

Non vi serve nessuna pratica ritualistica per diventare.

Dovete solo voler diventare ed amare EA’, amare EA’ con tutta la vostra forza, con tutto il vostro essere e con tutto il vostro respiro, perché ogni respiro che fate è EA’, la forza della Vita.

E non dite d’amare EA’ se non rispettate le altrui vite.

Rammentate che la gioia è la realizzazione del sé, ed essa attira nuovamente a voi il vostro potere.

La gioia è il grande tesoro, il paradiso del sentimento.

Gli umani conoscono gli scrosci dovuti a rozzi scherzi, ma di rado conoscono la gioia.

E’ errato, ed è fonte di sicuro dolore concentrare la propria gioia esclusivamente sulle persone che si amano, anziché su di voi, poiché in tale modo mettete la vostra vita nelle altrui mani, e ciò vi renderà sempre più deboli e vulnerabili, e vi garantirà la sofferenza futura.

Siate sempre fedeli a voi stessi e amate.

Diventate Dio, divenite un Cristo per voi stessi, nonostante il mondo e tuttavia per il mondo.

Apprendete ad essere una Luce nel mondo.

Vivete in nome della Verità. E rammentate che la Verità non è qualcosa che si dice, è qualcosa che si vive.

Amate la Libertà e insegnate ad amarla.

Siate felici e abbiate il coraggio d’essere felici.

Liberatevi di ciò che nella vostra vita non vi dà gioia. Ciascuno di voi sa profondamente ciò a cui mi riferisco.

Liberatevi di ciò che vi rende schiavi, che vi limita.

Vivete la gioia, poiché è la Via verso l’Illuminazione.

Il mio dire ha inteso essere un appello agli umani, che sempre più s’approssimano alla totale decadenza.

All’Antro Cosmico domandiamo di diffondere tale messaggio, nella forma ritenuta più opportuna da ciascuno. Diffondete la Voce di EA’.

Che cos’è la Voce di EA’?

Cos’è quella Conoscenza che pensavate giungesse come un fulmine dal cielo per dirvi cosa fare?

Sono i sentimenti. La Voce di EA’ sono i sentimenti.

Sentire la Voce di EA’ significa dare ascolto a ciò che sentite.

Nel sentire c’è, in verità, una conoscenza inesprimibile

Che la Luce sia con voi.”

E.d.L