23 Ottobre 2025
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5 Giugno 1998

“Salute a voi.

E’ tempo di far ritorno ai frammenti di Conoscenza.

Le ghiandole di cui già vi parlai continuano con la Quarta Funzione: le surrenali costituite da due parti morfologicamente differenti: la corticale e la midollare, che secernono due tipi ormoni.

Le surrenali sono il simbolismo di Venere. Con Marte, essa fornisce aiuto nei momenti di pericolo. Indi, se Giove è la grande fortuna, Venere è stata chiamata la piccola fortuna.

Come espressione dell’Amore, essa provvederà a secernere ormoni corticali che si uniranno a quelli delle gonadi.

La Quinta Funzione è una parte del pancreas: le isole di Langerhans, che liberano due ormoni.

È il Mercurio degli uomini del passato, impegnato tra un fuori e un dentro nel processo di trasporto degli zuccheri. In costante movimento in veste di attivatore, incorporando in sé la simbologia del fosforo, nel processo di fosforilasi, in cui gli zuccheri si combinano con i fosfati, per essere utilizzati come fonte di energia.

La Settima Funzione è rappresentata dagli organi rigenerativi maschili e femminili.

Gli ormoni femminili rappresentano la funzione lunare, come fattrice e regolatrice di ogni crescenza.

La sequenza delle Funzioni simboliche, corrispondenti alle ghiandole ormonali, che vi abbiamo fornito in questa analisi, corrisponde alla sequenza caldaica.

Tale sequenza non si è preoccupata, sin dall’origine, di illustrare la sequenza reale dei pianeti come si presentano nelvostro cielo, mentre ha voluto mostrare in modo magistrale le Funzioni che vi sono lungo l’asse umano.

Solo la superficialità e la banalità dell’interpretazione umana, accompagnata da una dose considerevole di presunzione, poteva trarre la frettolosa conclusione che i sacerdoti del passato, nella sequenza planetaria caldaica, intendevano rappresentare la reale situazione astronomica.

È opportuno fare due riflessioni su questa prodigiosa scala che scendendo dal capo si arresta alle gonadi.

La prima consiste nel fatto che se i sacerdoti del passato facevano astrologia, come in verità la fecero, essa era essenzialmente differente da quella che intendono e praticano gli umani del vostro tempo e del vostro spazio.

È forse più facile, volgendo gli occhi al cielo porre ed osservare i pianeti nella sequenza che hanno nel sistema planetario solare, che collocare la sequenza ormonale nell’ordine in cui essa si trova nel corpo dell’umano, senza possedere gli strumenti che or ora voi avete a disposizione.

La seconda riflessione, di carattere analogico, riguarda i tempi di questa sequenza che va da Saturno a Luna.

A Saturno occorrono 28 anni e mezzo per compiere la sua orbita, alla Luna, per compiere la sua lunazione, necessitano 28 giorni e mezzo.

Tra i due corpi celesti, inizio e fine, vi è il rapporto di un giorno a un anno. E come pronunciò colui che fu profeta di EA’, durante la cattività babilonese: “E tu computerai un giorno per un anno”.

Con tali parole, il profeta non si rifece a profezia alcuna, bensì alla costituzione planetaria umana, secondo il sistema della sequenza del primo e ultimo termine.

Nella narrazione biblica, il Settenario, così come si trova nel corpo dell’umano, è illustrato con dovizia di particolari da Mosè riguardo ai Patriarchi prima del Diluvio.

La sequenza inizia con Kenan, la potenza coagulante di Saturno, passa attraverso Maalaleèl, Enoch, la sfera del Sole che visse 365 mutazioni, e termina con Noè, la sfera della Luna, ove la Natura compie il suo lungo travaglio.

È tempo che mi accomiati.

Che la luce sia con voi.”

E.d.L

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