Il simbolo non è la realtà
30 Aprile 1998
“Salute a voi.
A coloro, che hanno confidato a lungo nella mente, non rinunciatevi, anch’essa è Volontà del Cielo, ma lasciate che il Cuore la fecondi, affinché voi diveniate, nell’essere creatori, pienamente creature. Avete veduto la via, non rinunciatevi: sarebbe assai doloroso la rinuncia, perché ne avete veduto e ne possedete coscienza. L’oblio significherebbe smarrire la Via, ma soprattutto smarrirsi.
I pianeti gravitano intorno al sole. Le forme gravitano intorno alla mente. La personalità di ogni se essere presenta vari aspetti: sono le forme che conferiscono una fisionomia. Ma se l’umano non vigila col cuore, rischia di essere confuso da tale complessità, ma è assolutamente necessario non negare alcuna parte, al contrario, è assolutamente necessario ordinarle tutte. Qualsiasi elemento è giusto: basta sistemarlo nel contesto giusto. Com’è possibile ciò?
Come il sole è al centro del vostro sistema solare, così la saggezza deve trovarsi al centro della vita umana. Se la mente avveduta e il cuore è forte, le parti che costituiscono la vita umana resteranno ancorate al proprio corso, e non vi sarà pericolo di deviare.
Vi invito a rammentare che l’umano e come l’aquilone: sfrutta la forza del vento. Esprime l’intenzione, ma non può cambiare il vento.
Rammentate che una via privilegiata del vostro agire è la comunicazione, ma la comunicazione di cui sono avvezzi gli umani è fatta di movimento di discorsi, di oggetti e di parole: gli umani comunicano attraverso simboli grossolani. Li chiamate oggettivi, ma non possono sfuggire al singolo punto di vista.
Dato che gli umani non possono comunicare in modo diretto e telestesico, l’errata interpretazione è un dilemma costante. I gesti, i segni, i discorsi e la parola scritta sono schiacciati dal peso dell’imperfetta comunicazione. Di frequente, 20 testimoni di un medesimo evento non riescono a trovarsi pienamente d’accordo su un unico particolare. Ciò perché gli umani sono prigionieri del loro soggettivo sentire e pensare. Qualunque umana comunicazione è relativa, perché le parole sono imperfette e dunque bisogna attribuirvi un’importanza limitata: il simbolo non è la realtà.
I segni sull’argilla secca scompaiono solo quando l’argilla si ammorbidisce. Le tracce dei pensieri umani, scompaiono solamente quando l’umano si ammorbidisce al suo interno, e questo è il nostro procedere, queste la via della Liberazione.
Vi abbiamo mostrato quanto sia importante la parola scritta per diffondere la Parola. Raccontate il cuore con il cuore, fate che il fratello possa riabbracciare la sorella divenuta despota presso gli umani. […]
Che la Luce sia con voi.”