I Quattro Simboli Elementari
13 Maggio 1998
“Salute a voi.
Quando il tempo sarà propizio altri giungeranno e si uniranno al vostro cammino. Ora avete ancora necessità diconoscere ciò che da noi vi giunge prima di condividere con altri. La collaborazione con altri richiede intuito, esperienza e tenacia. E soprattutto sapere quando guidare e quando seguire.
Non è sufficiente desiderare di percorrere la Via: percorrerla vuol dire fare un atto di volontà per attuare la vera rivoluzione. Scegliere implica volontà di scelta, solo in minima parte, desiderio di scelta. […]
Quando ci si affida meramente alla mente si costruiscono grandi castelli che allo sguardo esterno paiono pure belli e solidi, ma la loro solidità è paragonabile all’argilla modellata sul tornio. Il vasaio abile la plasma, la fa innalzare, ma è sufficiente una distrazione piccola e la argilla crolla, e ciò che accade agli artefatti mentali che non posseggono il battito vitale del cuore. Ecco palesato il motivo per cui chi utilizza meramente la mente non è libero, deve essere costantemente attento.
Più sarà stata innalzata l’argilla con abilità più il crollo sarà doloroso; dolore necessario perché giunge sempre il momento in cui l’artefatto si frantuma in 1000 pezzi. Tale dolore non è espressione del cuore, che finalmente conosce i primi sprazzi di libertà, ma della mente che non accetta la sconfitta. […]
Or ora, è tempo di apprendere nuovi frammenti di Conoscenza: mi debbo occupare della vostra erudizione, affinché si possa verificare ciò che necessita.
La personalità umana è costituita da:
- una intelligenza che è espressione dell’Intelligenza Universale, che costituisce il Principio;
- uno spirito determinante la missione o meglio l’idea concreta delle incarnazioni,
- un’anima sensibile o corpo sidereo, modificabile in ogni esistenza dell’umano di cui conserva i ricordi in modo sintetico e istintivo;
- un corpo
Due principi ebbero origine dall’Uno: lo Spirito – libertà; la necessita – materia.
Spirito e materia, bene e male, si parteggiano l’Universo: è la lotta del sole, della Luce contro la profonda oscurità delle tenebre di cui però necessita.
Lo Spirito puro, indipendente da ogni sforzo ostacolante della materia, che lo astringe in una necessità, la quale è imperio e schiavitù, è libertà. Questo nell’unità dell’Universo e nella vita dell’umano.
La Luce o modo di essere della Virtù Prima, agisce sul secondo termine del binomio. Dalla sua assenza, ebbe origine l’oscurità delle tenebre cosmiche, il cui stato embrionale fu generato nella sua totale generalità di essere.
L’insegnamento d’Amore del Maestro suggerisce che se l’umano tempra il suo Spirito per sottrarlo alla necessità delle cose peribili, se lo rende indifferente ad esse, ne potrà liberamente e profondamente disporre.
Ma sino a quando l’umano non si sarà separato dalle cose caduche, mondane, senza alcun spirito di dolore, fino a quando non avrà separato il sé stesso immutabile dalla mutabilità delle cose umane, non possiederà l’artiglio del leone per conservarle, né tanto più la forza mentale di crearle.
Il desiderio dissociato dal cuore è animale e istintivo. La Volontà è atto spirituale di libertà ed è divina.
Ciò che l’umano desidera meramente a fini egotistici giammai conseguirà.
Ciò che l’umano domanda col cuore e ciò che vuole con lo spirito sovrano che è in esso, otterrà nel modo e nella forma più subitanea ed impensata.
EA’ è nelle Quattro forme elementari.
Ogni forma elementare è uno stato di essere del Quaternario.
L’umano lo comprende tanto perfettamente per quanto la sua sintesi in adattazione all’umano stesso, si riconosce nella stella a cinque terminazioni.
In lettere ebraiche, l’umano si esplica con le medesime lettere di Jeova (in lettere ebraiche: yod hé waw hé).
Nelle cifre e nei simboli della grande Armonia, come ogni triangolo rappresenta la discesa della Trinità nella Creazione, così la stella rappresenta il tetragrammaton nella sua realizzazione umana, ossia l’umanizzazione di EA’.
Tutte le linee disassate nel segno stellare sono segni demoniaci, cioè di perturbazione e contravvengono alla legge dell’Ordine, pur essendo necessarie per affermare l’Ordine.
Gli antichi sacerdoti vedevano tutte le sintetiche forme della natura universale nel simbolo di un circolo diviso inquattro quadranti, ad indicare ogni ritorno al suo Principio.
Nella trasmutazione dei Quattro elementi, il fuoco mutua in aria, questa in acqua, a sua volta questa in terra.
Nel vegetale, il seme germoglia e produce l’albero e quello il frutto, il frutto con la sua semenza. Nell’umano sono quattro età corrispondenti: infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia.
Ciò che è eterno, principio, creatore di ogni cosa è lo Spirito, il quale in linguaggio figurato è detto Alfa, il Primo enella sua concreta manifestazione Seme, Fuoco, Infante.
La parola Spirito, nel nostro tempo e nel nostro spazio, significa Efflato: il respiro di EA’.
Ed è questa la maniera meno materiale che materialmente può concepire l’umano di un atto assai tenue della materia.
La rivelazione cristiana vuole l’anima dell’umano come parte spirituale – immortale del medesimo e i ministri dimentichi che fanno dire Cristo figlio dell’Uomo non distinguono il Cristo dall’uomo, che per renderlo oggettivo, come un idolo estraneo alla umanità orante.
Invece, dividendo la sintesi dell’Universo nei Quattro Simboli Elementari è possibile esprimere le quattro possibilità dell’efflatus primo.
Dell’efflato, vi parlerò ancora, nella mia prossima venuta.
Che la Luce sia con voi.”