1 Dicembre 2025

AUTORE: Avi Loeb – 30 Ottobre 2025 – Vai all’articolo originale LINK

Nuove immagini di 3I/ATLAS prima del perielio da vari strumenti. Pannello sinistro: Stack di tutti i fotogrammi CCOR-1 di 3I/ATLAS (in alto), e uno stack equivalente centrato su una stella vicina negli stessi fotogrammi (in basso). Pannello destro: Pile simili di tutti i fotogrammi HI1 (in alto), COR2 (al centro) e LASCO C3 Clear (in basso). Tutte le pile sono allineate con il nord in alto. La velocità eliocentrica (+v) e le direzioni verso il sole (⊙) o antisole (−⊙) sono indicate. (Credito: Q. Zhang and K. Dattams)

Nuove immagini dell’oggetto interstellare 3I/ATLAS mentre si avvicinava al perielio il 29 ottobre 2025 rivelano un rapido aumento di luminosità e un colore più blu del Sole.

3I/ATLAS è attualmente nascosta ai telescopi terrestri dietro il Sole, poiché ha attraversato la congiunzione solare rispetto alla Terra il 21 ottobre 2025. Tuttavia, questa geometria sfavorevole di opposizione dalla Terra – un possibile indizio di progettazione – ha posizionato 3I/ATLAS nei campi visivi di diversi coronografi solari spazio-basati e di imaging eliosferici, consentendone l’osservazione continua durante il suo approccio finale al perielio.

Le nuove osservazioni sono state effettuate dal seguente insieme di strumenti:

  1. STEREO (“Solar TErrestrial RElations Observatory”) è composto da due veicoli spaziali identici lanciati nel 2006: STEREO-A, che orbita leggermente più velocemente della Terra attorno al Sole, e STEREO-B, che orbita leggermente più lentamente della Terra attorno al Sole. STEREO-B non è operativo dal 2014, quindi solo STEREO-A ha osservato 3I/ATLAS. Le osservazioni sono state effettuate da due telecamere, HI1 e COR2, sullo strumento SECCHI (“Sun Earth Connection Coronal and Heliospheric Investigation”).
  2. SOHO (“Osservatorio Solare ed Eliosferico”), lanciato nel 1995, orbita attorno al primo punto di Lagrange (L1) Sole-Terra, trasportando i coronografi LASCO (“Large Angle and Spectrometric COronagraph”).
  3. GOES-19, lanciato nel 2024, è un satellite meteorologico che opera in orbita geostazionaria e trasporta il coronografo CCOR-1 (“Compact CORonagraph 1”).

Il nuovo articolo (accessibile qui) riporta osservazioni della cometa 3I/ATLAS effettuate dagli strumenti SECCHI HI1 e COR2 di STEREO-A, LASCO C3 di SOHO e CCOR-1 di GOES-19 durante i mesi di settembre e ottobre 2025.

I dati mostrano un rapido aumento della luminosità di 3I/ATLAS, che scala inversamente con la distanza dal Sole elevata alla potenza di -7,5 (±1).

CCOR-1 risolve un bagliore che si estende fino a 300.000 chilometri attorno a 3I/ATLAS, paragonabile alla scala della coda di anidride carbonica, tracciata dall’Osservatorio Spaziale SPHEREx tra l’8 e il 12 agosto 2025 (accessibile qui).

Inoltre, 3I/ATLAS appare decisamente più blu del Sole nella fotometria a colori di LASCO/CCOR-1 — in contrasto con le osservazioni precedenti che lo mostravano rosso — suggerendo che l’emissione contribuisca in modo sostanziale alla luminosità visibile complessiva.

Dopo il suo perielio del 29 ottobre 2025, 3I/ATLAS tornerà a essere osservabile dalla Terra al crepuscolo. Mentre raggiungerà il punto di massima vicinanza alla Terra il 19 dicembre 2025, le osservazioni da terra e i dati dei telescopi spaziali Hubble e Webb durante il mese di dicembre saranno in grado di caratterizzare 3I/ATLAS in grande dettaglio. I nuovi dati suggeriscono che 3I/ATLAS emergerà probabilmente dal perielio più luminoso di prima.

Gli autori del nuovo studio affermano: “La ragione del rapido aumento di luminosità di 3I/ATLAS, che supera di gran lunga il tasso di aumento di luminosità della maggior parte delle comete della nube di Oort a distanze simili dal Sole, rimane poco chiara”.

L’aspetto di 3I/ATLAS più blu del Sole è molto sorprendente. Si prevede che la polvere arrossi la luce solare diffusa, e che la superficie dell’oggetto sia di un ordine di grandezza più fredda dei 5.800 gradi Kelvin della fotosfera del Sole, risultando quindi di un colore più rosso del Sole. Dobbiamo quindi aggiungere il colore blu al perielio come nona anomalia alla lista delle proprietà inaspettate (compilata più recentemente qui) di questo strano oggetto interstellare. Utilizza una fonte di energia più calda del Sole?

Un’immagine di 3I/ATLAS dalla costellazione di satelliti PUNCH, basata su un’immagine composita di tutte le immagini da un filtro centrato su una lunghezza d’onda di 0,550 micrometri, scattata il 27 ottobre 2025. (Credito: Dan Fischer, Kevin Walsh e Marshall Eubanks)

L’AUTORE

Avi Loeb è il responsabile del Progetto Galileo, direttore fondatore della Black Hole Initiative dell’Università di Harvard, direttore dell’Istituto di Teoria e Calcolo dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics ed ex presidente del dipartimento di astronomia dell’Università di Harvard (2011-2020). È stato membro del Consiglio dei consulenti scientifici e tecnologici del Presidente e presidente del Comitato per la fisica e l’astronomia delle Accademie Nazionali. È autore del bestseller “Extraterrestrial: The First Sign of Intelligent Life Beyond Earth” (Extraterrestre: il primo segno di vita intelligente oltre la Terra) e coautore del libro di testo “Life in the Cosmos” (La vita nel cosmo), entrambi pubblicati nel 2021. L’edizione tascabile del suo nuovo libro, intitolato “Interstellar”, è stata pubblicata nell’agosto 2024.(Image Credit: Chris Michel, National Academy of Sciences, 2023)

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