
16 Novembre 1998
“Salute a voi.
[…] I frammenti di Conoscenza che vi giungono, dal nostro tempo e dal nostro spazio, non sono intendibili come l’umano sapere, poiché tale erudisce per inorgoglire, alimentando egotismo e alterigia, mentre la Conoscenza conduce alla Verità e la Verità rende liberi.
Non Intendete il Mio dire come una discriminazione rivolta nei confronti dell’umano sapere, ma piuttosto un invito a coglierne i limiti, poiché proprio esso, attraverso gli schieramenti di coloro che ritengono di detenere la verità, alimenta lo spirito egoico competitivo e distruttivo.
Il sapere umano possiede i limiti dello spazio e del tempo in cui s’esprime: ogni epoca ha la sua verità, come il suo costume.
Siate memori, figlioli, che ogni fiume ha le sue rive e ogni mare le sue spiagge. Ciò non deve farvi sentire limitati, ma consapevoli, poiché il riconoscere i limiti, permette di conservare l’energia per ciò che vi attende, anziché disperderla in comportamenti fallaci e illusori.
Rammentate, figlioli: se dapprima, la Verità, espressione di Luce, turba, in seguito, rassicura e la percezione dell’Amore favorisce la fiducia in sé. Rammentale, pure, che con il coraggio potete sfidare il pericolo, ma per aumentare la forza, dovete aumentare l’umiltà. Ed è a ciò che conduce la Conoscenza, meta ben altra dal sapere.
È prossimo il tempo in cui giungeranno nuovi frammenti sull’Arte del curare, ove s’espliciteranno i significati della malattia come pure della guarigione.
Che la Luce sia con voi.”

